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Sempre più spesso si sente parlare di integratori naturali: cosa sono e a cosa servono realmente?

 

Il dr. C.Torretta, curatore del sito, risponde alle vs. domande on-line!

 

 
 

Disfunzione erettile (impotenza)

La disfunzione erettile è l’incapacità dell’uomo di ottenere e/o mantenere una sufficiente erezione del pene sia per la propria che per la necessità del/della partner nell’ambito della gestione del rapporto sessuale. Tale fatto può verificarsi saltuariamente e senza indurre problemi psicologici o gestionali, ma quando si ripete più volte e il difetto erettile diventa più importante per qualità e/o quantità allora si attivano le problematiche con essa connesse. La disfunzione erettile frequente induce sia questioni emotive che di relazione e spesso induce la riduzione dell’autostima con un rafforzamento dei processi disfunzionali. Le cause sono numerose e diverse e non tutte sempre chiare o semplici da dimostrare e quindi trattare. La disfunzione erettile peraltro non è la conseguenza inevitabile dell’invecchiamento.
L’incidenza della disfunzione erettile (comunemente denominata impotenza) è di circa il 10% della popolazione occidentale generale, ma arriva al 50% nell’età compresa tra i 40 ed i 70 anni. Purtroppo la questione viene affrontata adeguatamente solo da una piccolissima parte degli uomini interessati in tutte le età ed in particolare negli uomini giovani, sia per minimizzazione che per timore o vergogna. Questo atteggiamento porta spesso al peggioramento del quadro complessivo che invece spesso può essere risolto anche abbastanza facilmente, se non sempre rapidamente, dopo la accurata diagnosi delle cause.

IL PROCESSO ERETTILE

Il processo erettile inizia nel cervello e coinvolge sia il sistema nervoso che quello vascolare. I neurotrasmettitori (le molecole che consentono alle componenti del sistema nervoso di comunicare tra loro e con le cellule dei tessuti di destinazione degli impulsi) vengono emessi lungo i circuiti di attivazione e disattivazione della risposta erettile del pene; in relazione a quale delle due attività domina, si attiverà o disattiverà il processo erettile. Gli stimoli fisici e psicologici convergono così sul circuito che deve attivare l’incremento di afflusso di sangue (parte arteriosa) al pene e che deve decrementare il deflusso (parte venosa) dal pene. Le due arterie peniene portano il sangue ai due corpi cavernosi, mentre l’arteria spongiosa lo porta al glande, cosicché l’aumento di quantità ingorga la rete vascolare dei corpi cavernosi e del glande gonfiandoli: la rigidità è dovuta al delicato equilibrio che si realizza tra la pressione aumentata nella rete vascolare e la rigidità elastica della tonaca albuginea che la riveste. La pressione viene anche sostenuta dalla chiusura parziale, per compressione e contrazione delle fibre muscolari lisce nei pressi delle valvole, delle vene. Nella rete vascolare peniena l’attività viene anche sostenuta dalla liberazione di molecole vasodilatanti quali il biossido e l’ossido d’azoto (NO2 e NO) che agiscono attivando l’adenilciclasi, l’enzima che ottiene il cGMP dal GTP convertito in GDP; tale processo è mantenuto in adeguato equilibrio da un secondo enzima, la 5-fosfodiesterasi, che che trasforma il cGMP in GMP disattivando il processo di vasodilatazione.
Come si può comprendere il processo erettile è frutto di diversi meccanismi erettivi molto delicati che possono invertirsi anche rapidamente attivandolo o disattivandolo.

LE CAUSE DELLA DISFUNZIONE ERETTILE

La stragrande maggioranza dei soggetti che soffrono questo male comunque gode di buona salute generale. Le cause sono quasi sempre di natura psicosomatica e si manifestano in un insufficente afflusso di sangue nel pene durante il processo di erezione: la funzione circolatoria dell'organismo risulta compromessa e pertanto il pene non diventa rigido.

Abbiamo visto come tutto il processo di erezione parta nel cervello: sono una o più cause psicologiche che scatenano i sintomi della disfunzione. La depressione, i sensi di colpa, le preoccupazioni, lo stress, l’ansia concorrono ad inibire la risposta erettile e della libido (desiderio sessuale) in maniera più o meno cosciente a seconda della situazione e del soggetto esaminato. Frequentemente ciò è dovuto alla comparsa di disfunzione erettile per una o più delle cause precedenti, attivando il quadro persistente di disfunzione erettile da paura per la prestazione… una specie di circuito che tende a chiudersi su sé stesso. Tale situazione finisce per amplificare le vere ragioni della disfunzione erettile.

In certi casi possiamo constatare la natura organica delle cause scatenanti: le malattie vascolari come l’arteriosclerosi, ovvero l’irrigidimento e la restrizione delle arterie, causa la riduzione del flusso del sangue nella rete vascolare corporea, ma anche solo nelle arterie di apporto al pene, che porta alla riduzione dell’afflusso di sangue al pene e quindi all’impotenza erettile. E’ connessa all’età e pertanto è la ragione dell’impotenza in circa il 60% degli uomini con più di 60 anni; tuttavia ci sono condizioni comportamentali che possono favorirla anche in soggetti molto più giovani, quali spesso sono i fumatori. I fattori di rischio maggiore in ordine di più importante azione sono il fumo, il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia. Anche i traumi della regione lombosacrale e pelvica possono indurre lesioni nel midollo spinale corrispondente e nella rete neuronale pelvica cosicché, sia in modo temporaneo che definitivo, si determina la disfunzione erettile.

LE SOLUZIONI

Le soluzioni per questa disfunzione sono diversificate anche a a seconda della gravità della situazione: sappiamo per certo che aumentando il flusso del sangue portato al pene nel momento dell'erezione, il pene diventerà più rigido e più ingrossato, qualsiasi siano le cause della disfunzione. Diventa fondamentale quindi assicurare un'ottima vascolarizzazione nei tessuti del pene e prendere la necessaria confidenza con se stessi ed il proprio corpo in modo da eliminare ansia e stress. Non sono rari i casi infatti in cui un paziente convinto di possedere un pene dalle misure minime si stressi a tal punto da rifiutare qualsiasi erezione.

Bisogna necessariamente agire sui muscoli che controllano il processo di erezione in modo che possano pompare più sangue all'interno e rendere più rigido il pene. Esistono diversi integratori alimentari che possono aiutare a migliorare l'afflusso di sangue al pene, ma la migliore soluzione è senza dubbio alcuno rappresentata dagli esercizi per il pene: ancora una volta, il semplice allenamento dei muscoli pelvici interessati nel processo di erezione, ci assicura un rafforzamento che andrà a contrastare in maniera efficace e duratura sia le possibili cause psicologiche, che buona parte di quelle organiche visto che questi stessi esercizi oltre ad arrecare principale beneficio di aumentare le misure del pene, possono realmente insegnarci una più profonda conoscenze di noi stessi e del nostro corpo.

C.T.

 

 

 

 
 
 

Sito web curato dal Dott. Carlo Torretta
Il dott. Carlo Torretta è laureato in Fisioterapia e Fitoterapia, ed è specialista con master in Sessuologia. Perfezionato in Istituzioni di Sessuologia Medica, Diagnostica e terapia sessuologica, si pone come obbiettivo di divulgare conoscenze scientifiche sulla sessualità tramite questo sito.