Eiaculazione Precoce
Con eiaculazione precoce vogliamo intendere l'incapacità
dell'uomo di attendere il momento giusto per eiaculare. Ma come
fare per capire che è arrivato il momento giusto?
Non esiste un criterio preciso per definire quand'è
che si possa parlare di vera e propria eiaculazione precoce: non
è una misura oggettiva, non possiamo parlare di quanti minuti
di penetrazione sono necessari e nemmeno di un certo numero di "spinte"!
Una situazione molto comune che spesso viene scambiata
e sentita come "eiaculazione precoce" è ad esempio
quando il rapporto sessuale si verifica dopo un periodo di astinenza
piuttosto prolungato: è molto probabile che in questo caso,
non ci si riesca a trattenere! Anche in questo caso comunque dobbiamo
evidenziare che il lasso di tempo necessario può variare
a seconda delle abitudini e della potenza sessuale del soggetto
preso in esame.
Un soggetto giovane ad esempio, avrà naturalmente
molta più carica sessuale di uno più anziano: un uomo
molto giovane può avere abitualmente una prima eiaculazione
molto veloce e riprendersi subito dopo per un secondo rapporto sessuale
più prolungato: anche in questo caso non possiamo parlare
propriamente di eiaculazione precoce.
In culture diverse dalla nostra l'eiaculazione precoce
non è nemmeno considerato un problema: in realtà interferisce
sia con il piacere femminile, ma anche il piacere maschile ne risulta
fortemente compromesso, l'orgasmo non riesce ad esprimersi al suo
pieno potenziale. E' stata a volte descritta come un'ingordigia,
un'incapacità di frenare il desiderio, un po' come mangiare
un gelato di corsa per la gran gola e poi accorgersi che non abbiamo
nemmeno capito che sapore aveva. La cura è quella, appunto,
di imparare a sentire i sapori. Mentre la versione popolare e tradizionale
diceva di distrarsi, per non provare piacere, la moderna sessuologia
suggerisce di concentrarsi sul piacere che si prova, cercando di
individuare la fase plateau, il momento cioè di massimo piacere
e la fase cosiddetta di non ritorno, cioè quando non è
più possibile frenare l'eiaculazione.
Le cause che sono state invocate per spiegare
l'origine di questo disturbo, sono quasi sempre psicologiche: l'ansia
può certamente essere un elemento determinante, anche un
conflitto all'interno della coppia può manifestarsi in questa
maniera. Tra gli aspetti comportamentali l'elemento piu' ricorrente
è comunque la disabilità a riconoscere il cosiddetto
punto di non ritorno.
Che cosa si intende con questa espressione?
Per punto di non ritorno
intendiamo quello specifico momento che precede l'eiaculazione che
una volta superato non consente più all'uomo di avere un
controllo su di essa. In termini più semplici un volta superato
il punto di non ritorno l'eiaculazione avviene "automaticamente".
Bisogna quindi imparare prima a conoscere il proprio
corpo, migliorare il proprio potenziale e recuperare in questo modo
la piena fiducia in se stessi: imparando a riconoscere i muscoli
che controllano il processo eiaculatorio si possono raggiungere
prestazioni sessuali incredibilmente durature. In questo caso quindi
serve un metodo di lavoro preciso che possa aiutare il paziente
a migliorare la propria muscolatura pelvica e vivere la sessualità
al suo pieno potenziale.
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